29/09/2016 – L’Italia è un territorio caratterizzato da pericolosità sismica e perciò quando si costruiscono nuovi edifici, è necessario che le strutture progettate siano in grado di resistere alle sollecitazioni sismiche, come prescritto dalle norme antisismiche.
La normativa antisismica: come costruire oggi
La normativa antisismica fissa i criteri per costruire una struttura in modo da prevenire danni, a persone e cose, in seguito ad un evento sismico.
Nel 2008 sono state pubblicate le Norme Tecniche per le Costruzioni – NTC08: per ogni costruzione ci si deve riferire ad una accelerazione di riferimento “propria” individuata sulla base delle coordinate geografiche dell’area di progetto e in funzione della vita nominale dell’opera. Un valore di pericolosità di base definito per ogni punto del territorio nazionale, su una maglia quadrata di 5 km di lato, indipendentemente dai confini amministrativi comunali.
Attualmente, quindi, il testo di riferimento per la progettazione di nuove costruzioni è il DM 14 gennaio 2008 (NTC08) che definisce i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni.
Entro la fine del 2016 dovrebbero essere approvate le Nuove norme Tecniche (attualmente la bozza è in fase di valutazione ) in cui vengono trattati argomenti già presenti nelle NTC08 ma che sono stati puntualizzati e analizzati più attentamente.
Progettare costruzioni antisismiche: criteri generali
Poiché il territorio italiano è suddiviso in zone soggette a differente rischio sismico, il progettista deve prima di tutto valutare il contesto in cui si dovrà costruire, analizzando il valore dell’azione sismica e le caratteristiche geologiche del sottosuolo.
Come prescritto dalle NTC08, le costruzioni devono essere dotate di sistemi strutturali che garantiscano rigidezza e resistenza nei confronti delle due componenti ortogonali orizzontali delle azioni sismiche. Le costruzioni soggette all’azione sismica devono inoltre essere progettate rispettando la gerarchia delle resistenze in grado di assicurare alla struttura un comportamento duttile ed evitando rotture fragili.
Le NTC08 indicano le caratteristiche generali che le costruzioni devono avere per assicurare un migliore comportamento ai fini sismici; ad esempio specificano che le costruzioni devono avere struttura iperstatica caratterizzata da regolarità in pianta e in altezza, ovvero sviluppando una pianta compatta e simmetrica e in cui tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza della costruzione.
Inoltre si deve porre particolare attenzione alla distanza tra costruzioni contigue che deve essere tale da evitare fenomeni di martellamento. Bisogna considerare adeguatamente anche l’altezza massima degli edificiche deve essere opportunamente limitata, in funzione delle loro capacità deformative e dissipative e della classificazione sismica del territorio.
Particolare attenzione viene riservata anche alle strutture di fondazioneche devono resistere agli effetti risultanti della risposta del terreno e delle strutture sovrastanti, senza spostamenti permanenti incompatibili con lo stato limite di riferimento. Devono quindi essere dotate di elevata rigidezza estensionale nel piano orizzontale e di adeguata rigidezza flessionale.
Le norme specificano che bisogna adottare un’unica tipologia di fondazione per una data struttura in elevazione, a meno che questa non consista di unità indipendenti. In particolare, nella stessa struttura deve essere evitato l’uso contestuale di fondazioni su pali o miste con fondazioni superficiali.
Infine, bisogna verificare il rispetto degli Stati Limite: nei confronti di tutti gli stati limite di esercizio e nei confronti di tutti gli stati limite ultimi.
Dopo aver applicato questi principi i progettisti hanno a disposizione alcune soluzioni tecniche pensate in maniera specifica per la resistenza ai terremoti.