In arrivo il testo unico sul riuso del patrimonio edilizio esistente
29/06/2017 – Il Consiglio regionale del Piemonte ha prorogato il Piano Casa fino al 30 giugno 2018.
Ancora un anno di validità dunque per la normativa regionale che permette di apportare modifiche edilizie di piccola entità agli edifici, in deroga ai Piani regolatori del Comuni.
Negli anni la scadenza è già stata prorogata in diverse occasioni, da ultimo fino al 30 giugno 2017.
L’ulteriore dilazione dei termini è stata richiesta per evitare un vuoto normativo in vista della prossima approvazione di un testo unico sul riuso del patrimonio edilizio esistente.
“Il provvedimento – ha spiegato l’assessore all’edilizia Alberto Valmaggia – anticipa di qualche settimana la presentazione di un disegno di legge che vuole rendere strutturale la norma, utile per limitare l’utilizzo di suolo, favorendo il riuso, il contenimento dei consumi energetici con benefici per le famiglie e le aziende.
Il testo unico dell’edilizia metterà in ordine tutta la materia. Può dare anche una risposta dal punto di vista ambientale”.
“Continuerà quindi la possibilità di attuare interventi edilizi finalizzati all’ ampliamento o alla demolizione, con successiva ricostruzione, degli edifici a destinazione residenziale, artigianale, produttiva, direzionale e turistico-ricettiva.
Sarà possibile continuare a usufruire dei permessi di ampliamento in deroga per tutti quegli edifici per i quali il titolo abilitativo è stato rilasciato entro il 31 luglio 2009 e che non abbiano goduto della stessa agevolazione, consentendo un aumento della cubatura che, nel caso del residenziale, potrà raggiungere fino al 20% dell’esistente” – ha concluso l’assessore.
La proroga del Piano Casa ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza e del centrodestra; contrario il Movimento 5 Stelle che ha duramente criticato la proroga, sottolineando che si è giunti anche questa volta ad un provvedimento ponte a pochi giorni prima della scadenza del 30 giugno, in attesa di un nuovo testo unica di una legge organica che – pur promessa a lungo dall’assessore Valmaggia – non è mai stata presentata.
I consiglieri del M5S hanno anche ricordato l’importanza di avere una legge che regoli il consumo di suolo vergine, privilegiando la conservazione del patrimonio edilizio esistente, anche con riguardo alla sua efficienza energetica ed antisismica.